Su Grillo ed altre considerazioni sparse

Questo post nasce da una frase di Giuliano Ferrara durante la puntata di 81/2 di stasera.

Premessa:

A me Beppe Grillo sta non sta ne simpatico ne antipatico. Un po’ lo odio in questi giorni perchè si è appropriato della parola da me più amata. Da qualche giorno mandare "affanculo" qualcuno è essere etichettati come sostenitore del comico genovese.

Non considero Grillo un blogger. Lui non partecipa alla discussione globale, ma fa dei monologhi giornalieri senza mettersi mai in dubbio.

Qualcuno di voi ha mai visto Grillo commentare un suo articolo in risposta ad un commento negativo? Beh, io mai e se lo ha fatto siamo nell’area dello statisticamente irrilevante.

Detto questo, passiamo alla frasona di Ferrara, che durante il dibattito sul comico si lascia scappare:

I blog non sono un fenomeno di comunicazione,
ma qualcosa che rasenta l’anonimato…

Che ci siano blogger di cui non si conoscono le generalità è cosa abbastanza normale. Ma il Signor Ferrara si è mai chiesto cosa bisogna fare per registrare un dominio?! Si è mai chiesto a quale responsabilità civile e penale va incontro chi scrive e pubblica il suo pensiero a masse indefinite?

Come si fa a dire che i blogger sono un fenomeno che rasenta l’anonimato?! Con i blog gli utilizzatori del web hanno girato il coltello dalla parte del manico.

Nessuno può imporre a priori i contenuti. Se un contenuto non mi piace, me lo creo e lo uso per come voglio. Tutti possono sapere chi sono. Tutti sanno come la penso su una marea di argomenti. Chiunque può commentare gli articoli e dirmi che sono un perfetto idiota.

Qui nessuno scrive editoriali pretenziosi e sputa sentenze. Si scrive quello che si pensa e le reazioni avvengono in tempo reale con uno strumento democratico, trasparente e assolutamente libero.

Qui non esistono editori che più o meno velatamente impongono una linea da seguire. Nessuno mi dice di destinare pagina 5 ad una pubblicità ad 8 colonne. Nessuno mi dice di scrivere non più di X parole perchè altrimenti manca lo spazio per il box pubblicitario.

Lo spazio che i blogger dedicano al loro blog è totalmente autogestito. I metodi e le evoluzioni sono pubbliche, leggibili e chiare. La storiografia e le modalità di gestione sono comparabili nel tempo. Internet Archive e la miriade di aggregatori (che a me piace spesso definire come accumulatori di post) permettono un controllo nel tempo prescindendo dalle azioni del tenutario del blog.

Cosa ci può essere di anonimo e tendenzialmente losco in tutto questo? A me sembra solo una mediocre conoscenza della realtà.

Sarà forse per questo che il popolo dei fanculisti annovera poi tanta gente. I partiti oggi parlano di "pericolo di antipoliticà".

Il movimento di Grillo è tutt’altro che antipolitico. Vuole cambiare lo status quo ed influenzare le modalità di gestione della cosa pubblica al fine di migliorare la qualità della vita di una collettività indefinita. Cosa c’è di più politico di questo?

Grillo non rappresenta nemmeno un movimento antipartitico. Migliaia di persone che si riconoscono in un movimento organizzato, si danno appuntamento in un luogo ben preciso e manifestano il loro pensiero. Non è forse questo un partito politico?

La vera paura dei governanti nasce da una consapevolezza chiara. Sono roba vecchia! La gente si è stancata dei perbenismi del cavolo e vuole, prima che risultati, serietà.

Siamo passati da un governo in stile monarchico, con il bassotto di Arcore che faceva le leggi per depenalizzare le sue magagne e far vendere i decoder al fratello, ad un altro in cui l’anarchia regna sovrana, ognuno fa quello che gli pare e pensa di poterlo fare perchè tutti sono assurdamente indispensabili.

In tutto questo la gente vede che i politici pensano più a loro stessi. Pensano a farsi dare qualcosa "perchè altrimenti…". Ma non pensano ai cittadini.

La gente si è stancata di QUESTI partiti. Non ne vuole più sapere di dover scegliere fra due ultra settantenni che vivono in un mondo troppo lontano da quello della casalinga di Voghera.

Grillo non è seguito perchè dice cose giuste. Il movimento nasce da un enorme risentimento che il cittadino medio ha nei confronti della politica.

Io non sono d’accordo con le proposte di Grillo:

  • Devi essere incensurato per fare politica: ma chi sbaglia, viene beccato, sconta la sua pena ed esce, perchè dovrebbe essere penalizzato? Se diamo questo limite al politico, come dobbiamo pensare di reintegrare seriamente tutti quelli che delinquono? Sarebbe bollare qualcuno a vita a prescindere da comportamenti e modi di agire che nell’arco della vita possono cambiare.
  • Due mandati e poi a casa: ma se uno è bravo? C’è gente (non faccio nomi, ma ne potrei fare veramente tanti) nata per la politica. Perchè dopo due mandati devo privarmi di poter votare una persona valida?

Il problema non è mettere vincoli di smaltimento. Bisogna permettere alla gente di votare le persone. Serve di nuovo un sistema uninominale. Basta con il gioco del leader capolista in tutte le circoscrizioni. Io voglio sapere nome e cognome di chi mi rappresenterà se vincerà la coalizione che ho votato (chi è poi l’anonimo vero?).

Ci vuole un cambio di mentalità. Fin tanto che la gente si accontenterà dello stipendio elargito dal politico, l’Italia sarà un paese fondato sul lavoro clientelare e sulla produttività limitata.

Creare degli strumenti di controllo seri, in mano ad appositi istituti ed ai cittadini, affinchè si eviti il fenomeno della cooptazione. Se esistono soggetti parapubblici (mi riferisco alle tante cooperative di servizi per le strisce blu, informazioni turistiche e tutto il resto) che si facciano delle selezioni serie, controllate. Che non diventino i soliti carrozzoni elettorali in mano al politico di turno.

Prima di tutto deve essere la gente a dire NO! Ma per farlo devono avere un’alternativa. Uno stato deve creare opportunità di lavoro. Deve incentivare le aziende ad investire sulla persona. Deve scoraggiare il lavoro stagionale fondato sull’agevolazione fiscale.

Ma avete idea voi di quanti siano assunti e firmino contemporaneamente una lettera di dimissioni con data lasciata in bianco? Questo succede perchè dopo TOT mesi di contratto, un lavoratore formato e sicuramente più produttivo di quando ha iniziato il contratto, può costare anche il triplo. E’ un’assurdità!

Lo stato in questo modo crea i presupposti per un precariato a vita. Le aziende licenziano personale qualificato perchè il rapporto costi benefici è a favore di nuovi assunti con contratto a progetto. I quali conoscendo il loro destino non avranno grande interesse ad essere veramente produttivi.

Scusate… Stavo divagando. Ma quello che voglio dire è che i problemi sono di struttura e la gente lo sa. Se la gente lo sa, vuol dire che lo sanno anche i politici! Se sono decenni che non fate niente, non lamentatevi dei vaffanculo che vi beccate!

6 thoughts on “Su Grillo ed altre considerazioni sparse”

  1. Ciao

    Quello che ha detto ferrara non lo commento nemmeno… e uno che parla solo per far prendere l'aria alla bocca e si vede!

    Premessa: quello che dice beppe grillo non va preso per oro colato, a volte (molte) dice un sacco di fesserie.

    Devi essere incensurato per fare politica? Io dico di sì… così come nei concorsi pubblici esiste questa clausola, allora perchè il parlamentare (pubblico) non deve averla? Poi diciamo la verità, molti (forse tutti) utilizzano questo strumento (la politica) per cercare una scappatoia alla pena (immunità parlamentare o leggi a doc).

    Due mandati e poi a casa. si potrebbe avvalere dell'esperienza anche con una semplice consulenza… serve spazio ai giovani e alle nuove idee. purtroppo i politici bravi si contano sulla punta delle dita… la maggior parte sono lì solo per lo stipendio e per i benefit, non fanno niente, anzi creano una specie di immobilismo politico.

    Per il resto sono d'accordo con te

  2. Io parto la principio che basterebbe applicare la legge.

    E' già presente nel sistema giuridico come pena accessoria l'interdizione ai pubblici uffici (temporanea o a vita). Basterebbe applicare la cosa anche ai parlamentari.

    Il vero problema è che nessun giudice usa lo strumento. Ma la legge c'è ed è in vigore.

    Per i due mandati, non vedo perchè quello del politico non possa essere un lavoro.

    L'obiettivo del politico è quello di servire la collettività. Se Tizio lo fa bene, allora verrà rieletto (i cittadini, suoi datori di lavoro gli rinnoveranno il contratto).

    Perchè non farlo per tutta la vita? Il problema non sono i due o i mille mandati, ma la ratio della legge.

    I politici sono eletti in quanto capi di catene clientelari, non in quanto fautori di benessere.

    Bisogna smontare il sistema di favori e serve una dura legge sul conflitto di interessi per prima cosa.

    O si fa così o avremo una farfugliata di prestanome in parlamento che cambieranno ogni 2 mandati 😉

  3. Io sono (abbastanza) d'accordo con le 2 proposte.

    L'essere incensurato per fare politica? Per fare il sindaco bisogna esserlo, non è niente di nuovo!

    Per i 2 mandati… Ormai ci sono dei gruppi di potere troppo forti, bisogna fare qualcosa! Quelli non si schiodano da lì!

  4. Io parto la principio che basterebbe applicare la legge.

    Ben detto… ma come si dice "fatta la legge trovato l'inganno"… e chi stà nella stanza dei bottoni sà bene come trovare scappatoie varie!

    una dura legge sul conflitto di interessi per prima cosa.

    Sono anni che se ne parla, ogni partito lo mette come primo punto nel programma elettorale, e poi puntualmente fa "orecchie da mercante"… il fatto è che i politici attuali non vogliono schiodarsi dalla poltrone, pensano solo ai benefit e non al popolo!! E qui entra in gioco grillo, lui ha saputo riunire questo malessere in un'unica voce!!

    Come dici tu, se le leggi fossero applicate, se i politici ascoltassero di più la gente, se facessero anche solo una minima parte di quello che promettono, non si sarebbe arrivato a questo!

    il problema è la classe politica attuale… come ho letto da qualche parte, siamo arrivati in un punto dove i politici fanno i comici e i comici fanno i politici!!!

  5. Aggiungo comunque che la storia dei 2 mandati, oltre a non essere nuova, è stata già applicata in precedenza, addirittura dai romani!

    La stessa persona poteva fare solamente 2 consolati!! 🙂

  6. Sono pienamente daccordo con te davidonzo, purtoppo si stà creando una sorta di individualismo, nella società in cui viviamo ogniuno rappresenta esclusivamente se stesso…non si hanno punti di riferimento…. non ci si sente parte di nessun gruppo! Allora il discorso che arrivamo a fare è: "Perchè dovrei interessarmi di cosa fanno i politici per il paese, se del fatto che io non possa dare da mangiare ai miei figli, non si interessa nessuno?". Discorso giusto! Ma dettato dalla rabbia nei confronti della piena indifferenza di chi una volta accomodatosi in poltrona fa esclusivamente i propri interessi! Allora ci resta solo una cosa da fare riprenderci il potere, naturalmante non con la rivoluzione, ma con la forma più democratica che io conosca: il voto! E' essenziale che almeno le nuove generazioni non si facciano comprare da false promesse o favori che poi corrispondono sempre ad un nostro diritto: lavoro, pensione, invalidità,sussidi ecc. Basta!! Non lamentiamoci poi se tutto va male, controlliamoli questi polici, se portano alla rovina il paese che vadano a casa!Protestiamo contro di loro, teniamo vivo l'interesse, unimoci pacificamente e battiomoci anche per gli "altri"; infine diciamo vaff.. anche a chi si abbassa al compromesso, facendosi comprare!

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