Lui gli ha dato del "negro di merda", l’altro gli ha risposto "sei finito". Io li manderei in acciaieria una settimana a fare i turni di notte, così vediamo se quando tornano a guadagnarsi da vivere tirando calci ad un pallone (e non solo a quello) non sentiranno l’irrefrenabile impulso di baciare il prato tutte le volte che finiscono per terra.
Che i calciatori facciano le pubblicità dei cellulari o delle vacanze. Mi sta bene. Non sono un esempio per gli altri, sono solo motivo di invidia perenne. La gente non vuole essere come i calciatori, ne apprezza lo stile di vita.
Alzarmi al mattino alle 10, andare ad un campo di gioco, farsi una corsetta e tirare due calci ad un pallone. Se sei scarso in Serie A di solo contratto arriverai a guadagnare il tuo mezzo milione di euro. Se ti considerano bravo non hai limiti. Poi ci sono gli sponsor, la notorietà (che in Italia vuol dire avere tutto gratis), le comparsate televisive e tutto il resto.
Questa gente, solitamente con un titolo di studio comprato per loro dalle società, può andar bene per una campagna pubblicitaria sull’ultimo modello della FIAT (l’auto in Italia è il primo status symbol), l’ultimo modello di cellulare… Ma vi prego, basta vedere gentaglia ignorante, viziata e presuntuosa parlarci della fame nel mondo, di quanto è bello far beneficienza e cose varie.
Questi non sanno cosa siano certe cose, perché non ne sono mai stati sfiorati. Hanno tutto senza far niente. Per me può pure andar bene, chi se ne frega, ma non venitemi a propinare certe figure come campioni della moralizzazione.
Il valore dei calciatori è dato dal prezzo pagato per i 5 secondi di spot durante una partita. Dopo questo non valgono più niente.
Anche io la penso come te, ma non diamo tutta la colpa a loro, se la sono scelta.
Piuttosto a chi di loro fa un simbolo da seguire o da pubblicizzare (vedi tv, radio, giornali…).
aspetto con ansia il giorno in cui ad essere strapagati saranno i giocatori di STOP..in effetti anche briscola in 5 potrebbe andarmi bene..