Poco fa stavo al supermercato. Sotto casa, il discount vicino Largo Beltramelli. Fila lunga alla cassa verso le 19.30, come sempre dopo tutto.
Due casse aperte, due file ben disposte e a fianco a me un passeggino con un bambino simpaticissimo. Avrà avuto meno di due anni e cercava di afferrare tutto quello che gli passava vicino. Sorridente, occhi grandi e mani come chele di granchio.
La fila di fianco va avanti e quel bambino si trova a fianco di una signora, sui cinquant’anni, con gonnella estiva. Il bimbo afferra la gonna e la donna fa un balzo indietro, quasi terrorizzata. Penso che non si sia resa conto che era stata afferrata da un bimbo. Invece si gira verso la sua amica e dice: "Non se ne può più di certa gente, ma se ne tornassero a casa loro! Ora mi tocca lavare il vestito!". Quel bimbo era il figlio di una ragazza rom.
Non sono riuscito ad augurare niente di male a quella donna, perché penso che peggio di così non le possa andare.
Per fortuna questi incrostamenti sociopatici tendono s svanire col tempo. Il tempo del ricambio generazionale.
E spero che la stessa cosa accada in politica.
ciao Davide, posso citarti nella nostra sezione news dedicata alle Nuove Cittadinanze?
fammi sapere, grazie.
Ciao Marco, ma certo che puoi 🙂
Nessun problema.
A presto