Prontuario del politico italiano

È difficilissimo in Italia entrare in politica, ma è sorprendentemente facile fare il politico. Immaginiamo di formalizzare in un prontuario i comportamenti dei "rappresentanti del popolo":

  1. Il politico può fare il cazzo che gli pare a prescindere dalla destra, dalla sinistra, ed in generale da qualsiasi movimento di pensiero, perché le ideologie sono morte.
  2. Un politico che parla di politica, usa solo l’impersonale, perché tutti devono capire di chi e di cosa sta parlando senza che lo dica.
  3. Per quanto detto al punto 2, un politico può smentire se stesso senza rischiare di cadere in contraddizione.
  4. La questione morale è un problema degli altri.
  5. Se per decidere c’è bisogno di un accordo condiviso con gli avversari, l’inevitabile fallimento della trattativa sarà da addebitare agli interessi particolari e personalistici dell’altra fazione.
  6. È più facile rinominare un partito, che cambiare modo di far politica.
  7. I rimborsi elettorali sono indispensabili per garantire la sostenibilità dei partiti e quindi della democrazia. Le finanziarie che gestiscono le somme sono entità superiori di cui nessun politico deve mai parlare.
  8. Un politico al governo deve dare la colpa al passato.
  9. Un politico all’opposizione deve dare la colpa al presente.
  10. Un politico che non ha passato lo sbarramento del 5% deve dare la colpa al futuro.
  11. Un politico elenca gli obiettivi. Per i metodi si improvviserà sul momento.
  12. Delle cellule staminali se ne occupa il Vaticano.
  13. Un cittadino che chiede conto di obiettivi mai raggiunti è un demagogo.
  14. Il governo tecnico è transitorio, il politico è per sempre.
  15. Il modo migliore per giustificare un problema mai risolto è sollevarne uno ancora più grosso.
  16. Il politico non deve mettere le mani in tasca agli italiani: da il suo IBAN all’ufficio pagamenti dell’ente e ci penseranno loro.
  17. La matematica applicata ai conti pubblici è un’opinione.
  18. Il politico può scegliere fra l’avere un’alta caratura morale o possedere una testata giornalistica adeguata alla bisogna.
  19. La crisi è colpa della speculazione, non degli speculatori.
  20. Un gruppo di cittadini organizzati, che ha perso fiducia nei partiti tradizionali e tenta di affacciarsi senza di loro nel mondo politico, è la migliore definizione di antipolitica.

Io a 20 mi fermo, anche se ne avrei qualche altra centinaia in mente. Ma la fiera delle ovvietà per ora finisce qui 🙂